Le prossime amministrative a Catania. Su questo tema ieri Giuseppe Bonaccorsi de “La Sicilia” mi ha posto un paio di domande.
Qui sotto l’intervista pubblicata stamattina dal giornale:
«Qualunque cosa decida il partito io vado avanti». Non usa mezzi termini il neo deputato nazionale Giuseppe Berretta per confermare qual è il suo pensiero sulla sua candidatura a sindaco. Berretta, tra l’altro, sono mesi che ribadisce che si candiderà alle amministrative. Ieri è stato ancora più risoluto e chiaro: «Dal dato elettorale delle Politiche è emersa l’esigenza di puntare su un percorso che renda la scelta del candidato sindaco condivisa e partecipata. Occorre anche riflettere sui dati che sono venuti fuori. Per questo ritengo che le primarie siano l’unico strumento idoneo per giungere a una candidatura forte da contrapporre al centrodestra».
Da tempo nel centrosinistra si parla di primarie civiche per il sindaco, ma ancora una decisione chiara non c’è.
«Io dò per scontato che ci debba essere per il sindaco un percorso di primarie. Il partito deve reagire a un risultato emerso dalle urne che non può definirsi brillante, dinnanzi al quale servono scelte coraggiose per dare risposte alla voglia di cambiamento emersa col voto di protesta. Quindi ci vogliono le primarie. Però, è il partito che deve decidere se farle o no. In ogni caso io proseguirò per la mia strada verso le amministrative».
Il Pd sarà, quindi, chiamato a una scelta…
«Il concetto è se si vuole condividere un percorso o no. Quanto a me io credo di poter rappresentare un valore aggiunto per la corsa alla sindacatura. Attendo quindi che il partito faccia scelte coerenti».
G. Bon.
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