Le primarie del Partito Democratico sono al via in vista della consultazione del 25 ottobre. Ieri era il termine ultimo per presentare le liste di delegati a sostegno delle candidature a segretario nazionale e regionale. Saranno due i collegi della provincia di Catania. Uno che comprende la città e i comuni dell’hinterland (Catania, Aci Castello, Camporotondo Etneo, Gravina, Mascalucia, Misterbianco, Motta Sant’Anastasia, Nicolosi, Pedara, San Giovanni La Punta, San Gregorio, San Pietro Clarenza, Sant’Agata Li Battiati, Trecastagni, Tremestieri Etneo, Valverde) e l’altro il resto della provincia. La mozione Bersani, che a livello nazionale ha ottenuto il 55 per cento delle preferenze riscuotendo un grande successo nelle consultazioni nei circoli della provincia etnea (65% per Bersani, 56% per Mattarella), ha messo in campo una lista unica a sostegno di Bersani e due liste a sostegno di Bernardo Mattarella.
Io e Giovanni Burtone siamo in testa nelle liste nazionali, rispettivamente nel collegio della città e in quello della provincia. Luca Spataro, Concetta Raia, Franco Pignataro e Remo Palermo capeggeranno invece le liste a sostegno di Bernardo Mattarella, candidato di Bersani in Sicilia. Tanti i volti noti ma anche tantissime new entry nelle liste di delegati: ci sono parlamentari nazionali e regionali, sei sindaci, diversi consiglieri comunali, coordinatori di circolo, esponenti del mondo sindacale e tantissimi giovani.
Sono liste costruite nel segno dell’innovazione e del radicamento territoriale. Sei sindaci, tanti consiglieri comunali e tra questi tante donne under 30, coordinatori di circoli, il gruppo dirigente di punta a guidare le liste, la metà dei candidati sotto i 40anni. In questi due anni abbiamo puntato molto sulla crescita di un nuovo gruppo dirigente, puntando su un binomio forte: rinnovamento e territorio.
Nella provincia, come sostiene la coordinatrice provinciale della mozione Concetta Raia, hanno deciso di sostenere la mozione Bersani tantissime espressioni di questo nuovo corso, dal segretario provinciale del Pd, Luca Spataro, al coordinatore provinciale dei Giovani Rosario Liuzzo, al segretario nazionale dei Giovani Democratici, Fausto Raciti, fino a tanti giovani amministratori locali cresciuti grazie alle esperienze dei consigli comunali. Non è una retorica giovanilistica quindi che mettiamo in campo ma una nuova classe dirigente selezionata sulla base del merito che mettiamo a disposizione del Pd e del centrosinistra.
Per questo, non possiamo che confermare l’impegno nostro e di tutto il Pd per far sì che le primarie del 25 ottobre siano una grande manifestazione di popolo, di partecipazione e democrazia.
Tutte le partite a mio avviso sono apertissime fino alla fine. E una questione sia di metodo che di condizione mentale.
Visto che ormai Bersani è praticamente segretario, ora resta da muoversi al meglio per Mattarella qui in Sicilia. La partita mi pare ancora aperta. O mi sono perso qualcosa?
Mah … A mio avviso anche Fini rischia grosso. Berlusconi ormai gliel’ha giurata. Fini potrebbe benissimo concludere la sua avventura politica non andando oltre la presidenza della Camera. Mentre ormai è chiaro che guarda con simpatia ad un certo Colle.
Anzi, secondo me interessa molto. Solo che pochi hanno il coraggio di parlare. Del resto, ho si ha la posizione di Fini, o davvero si rischia l’epurazione nel Pdl.
Ed invece io credo che anche dentro il Pdl la gente stia cominciando a vedere le differenze gigantesche fra noi e loro. Un dibattito precongressuale come quello che stiamo portando avanti noi è un capolavoro di partecipazione e di democrazia. E non credo che la democrazia interna ai pidiellini non interessi. Tutt’altro.
Ad occhio direi più no che sì … : (((
Paese che, si spera, prima o poi si accorgerà di quanto sia improponibile ed impresentabile il ceto politicio del Pdl. Berlusconi in testa. O no?
Non credo che in casa Pdl la cosa importi più di tanto. Però il Pd fa comunque un’ottima figura con il paese intero.
Una cosa e certa, la ridico anche se mi sembra di averla già letta qua e là nei commenti a questo blog: un simile sforzo di democrazia il Pdl se lo sogna. Stiamo provando a tutta l’Italia come dev’essere un partito di massa, liberale, REALMENTE democratico. Anche in casa Pdl c’è gente con in cervello che funziona bene e non potrà non accorgersi delle enormi differenze fra un congresso come il nostro e le loro convention bulgare.