Siamo in grado di rivelare quello che poteva essere il nuovo logo della Protezione Civile SpA, la nuova azienda di intera proprietà della Presidenza del Consiglio dei Ministri – tutte le altre partecipazioni dello Stato sono del Ministero dell’Economia – fortemente voluta dal premier per il fido capo del “FARE”. In effetti, a leggere i giornali, ne hanno fatte un bel po’. Anche in camera da letto o nel prestigioso centro massaggi, giusto una “rilassatina”. Temo che questo logo possa estendersi a molti altri campi della vita pubblica. La Protezione Civile Spa, però, non ci sarà più. E nemmeno il logo. Ma torniamo alle disgrazie vere.
Tanto tuonò che piovve. Ma delle conseguenze di questa pioggia non sarà la Protezione Civile SpA, ad occuparsene. Lo tsunami di proteste sollevato dall’ultimo (solo in ordine di tempo) scandalo era davvero inarginabile (d’altra parte siamo in pieno gioioso clima di celebrazioni per il 17 febbraio: 18° anniversario di “mani pulite”), e così la marcia indietro del governo – dapprima accennata timidamente – assume la connotazione di una vera e propria precipitosa ritirata.
Dopo Gianni Letta, costretto a smentire il governo dichiarando che “nessuno pensava di trasformare la Protezione Civile in una spa”, anche Umberto Bossi viene folgorato per via e dichiara che “Abbiamo una bella Protezione civile con migliaia di persone. Non deve diventare una Spa, non deve sparire” per arrivare infine all’annuncio del Presidente Fini sullo stralcio dell’articolo 16 del decreto: quello che punta alla riorganizzazione e al riordino della Protezione civile.
Lo sdegno sollevato dalle intercettazioni al centro della cronaca negli ultimi giorni si è unito alle voci dell’opposizione che da tempo criticavano il progetto. Solo due settimane fa il Presidente dei senatori PD, Anna Finocchiaro, aveva lanciato l’ennesimo allarme: “è davvero grave nel merito e nel merito quello che sta succedendo al Senato sulla protezione civile. Dopo che la Commissione Bilancio ha nella sostanza bocciato l’impianto del decreto sulla protezione civile la maggioranza presenta un emendamento per aggirare quello che oggettivamente la Commissione Bilancio aveva cancellato. E questo avviene attraverso un emendamento, che guarda caso arriva su carta intestata di Palazzo Chigi, che ha una copertura assolutamente ridicola. Ci troviamo di fronte all’ennesimo raggiro tentato da questa maggioranza e da questo Governo”.
Temevamo l’arbitrio e l’irresponsabilità, oltre che ai soliti affari.
Quello che si temeva potesse succedere si stava già verificando, almeno a leggere le intercettazioni e a seguire la ricostruzione dei fitti legami di parentela. A cosa saremmo arrivati se si fosse dato il via libera alla costituzione di una SpA libera di agire senza nemmeno il controllo del Parlamento e della Magistratura contabile?
Tanto tuonò che piovve, quindi. E’ una pioggia che ci ha aiutato a liberarci di un pericolo incombente ma non di quelli che investono territori, paesi e persone.
Come quella pioggia che ha portato nuovamente la distruzione nei paesi del messinese, per i quali una Protezione Civile più attenta avrebbe potuto / dovuto mettere in atto i cantieri per la messa in sicurezza del territorio. Magari lasciando ad altri l’ordinaria organizzazione di grandi eventi come le regate veliche o le gare ciclistiche e, sia detto con tutto il rispetto dovuto, il 400 anniversario dell’esposizione delle spoglie di S. Giuseppe da Copertino. Almeno a questo ci avrebbero pensato volentieri i leccesi.
vignetta di matteo bertelli – http://matteobertelliillustrazioni.blogspot.com/
Un verminaio pazzesco questo della ricostruzione post terremoto. Ogni giorno ne saltano fuori di nuove. Anche Letta coinvolto mi pare davvero raschiare il fondo del fondo con le unghie.
Già questa estate, in uno dei suoi primi numeri, “il Fatto” aveva dedicato molta attenzione alle “relazioni pericolose” di Gianni Letta. Davvero questo quotidiano vede lungo. Complimenti.
Io che sono (semx!) perfido leggo la proposta di Berlusconi di mandare Letta al Quirinale come l’ennesimo atto della disfida con Gianfranco Fini … Lo sanno tutti che l’ultrariformista presidente della Camera ambisce (eccome se ambisce …) alla Presidenza della Repubblica … Che il premier parli di dare la prima carica dello Stato a Letta è quindi un chiaro attacco all’ex leader di An … Sarebbe carino, a questo punto, conoscere la reazione a caldo del Fini …
Esattamente ha detto: “Letta presidente e io senatore a vita”. Non c’è limite alla faccia di bronzo del nostro caro premier…
Che subito il premier candida al Quirinale!!! Nemmeno il tempo di rendersi conto. E’ un riflesso condizionato il suo.
Ed ecco che arriva anche il coinvolgimento di Letta. Robe da pazzi.
Incredibile, si trova anche chi lo difende il Bertolaso. Ma fatemi il piacere…
Non più di due volte, però, eh?!?
A me Bertolaso piace, mi sembra un uomo efficace e preparato. Certo, non è il massimo essere rimasto invischiato in questa vicenda a tinte “grigio-rosa”, ma credo ci si debba pensare due volte prima di sostituirlo.
Comunque Bertolaso non ne vuole sapere di dimettersi. Dopo la pantomima iniziale rimane bene incollato alla sua poltrona.
Di certo andiamo verso il peggio. Grazie al cielo non vi è stata la terza guerra mondiale fra Usa e Urss, ma quando vi sono macerie come ad Haiti o a L’Aquila e sciacalli come quelli arrestati in Italia davvero si può parlare di scenario post atomico.
Calzante il parallelo con il terribile mondo futuristico di NN. Vero, lo scenario verso cui si va è post-atomico. A tutti i livelli.
Vogliono un mondo alla Nathan Never, con la polizia solo privata e cittadini che pagano qualsiasi cosa, anche la “protezione” delle forze dell’ordine.
Una follia, altro che idea stupida, una PAZZIA!!
Intanto han dovuto fare marcia indietro sul progetto di privatizzare la PC. Che idea stupida.
Dove non arriva la giustizia degli uomini arriverà Quella di Dio! Gente del genere deve sputare l’anima prima di morire.
Però, bellino il nuovo logo della protezione civile.
Fanno venire da vomitare!
Quello che sta emergendo dalle registrazioni effettuate dall’autorità preposta è davvero sconvolgente. Andiamo oltre ogni logica predatoria. Con i cadaveri ancora caldi e la gente a soffrire sotto le macerie c’era chi sghignazzava, sfregandosi le mani al pensieri degli affari per la ricostruzione. Fanno schifo e basta.
Fatemi capire, a questo punto Bertolaso sarebbe “er Clinton de noantri”?!? Sempre veloci le sue ascese …
Però non si deve fare confusione. Una cosa è lo scandalo Lewinski, comunque privato, per quanto consumato nella famosa Sala Ovale, una cosa la storiaccia di corruzione che vi è dietro la vicenda Protezione Civile.
Ma lei con quel tipo di marito che si ritova non dovrebbe proprio parlare su simili argomenti.
Credo che la Clinton si stia semplicemente rotolando per terra dalle risate.
Era da un pezzo che le notizie di corruzioni e mazzette non suscitavano più nessuna reazione, come se pagare tangenti fosse diventato un normale passaggio dell’iter burocratico di qualsiasi pratica.
C’è voluta questa storia di speculazioni sul dolore per svegliare un pò di coscenze addormentate.
Meglio tardi che mai, ma adesso che abbiamo visto che possono essere fermati è il momento di farsi sentire ancora più forte..
A margine, mi piacerebbe sapere come questa storia è stata accolta negli USA dalla signora Clinton.