“Il referendum è uno strumento importante, ma i referendum che ci coinvolgeranno il 12 e 13 giugno lo sono ancora di più in questo momento politico, perché dall’esito di questa consultazione potrà determinarsi un’ulteriore accelerazione della crisi della maggioranza”. Lo ha affermato il segretario cittadino del Pd etneo, Saro Condorelli, questa mattina nel corso dell’incontro “Referendum: le ragioni del sì per quattro quesiti”, svoltosi al Palazzo Platamone e organizzato dal Pd cittadino e dal circolo universitario “Paolo Berretta”. Al convegno, moderato dal segretario del circolo Jacopo Torrisi, hanno preso parte anche il docente di Diritto penale Francesco Siracusano, il docente di Fisica nucleare Beniamino Ginatempo, Giovanni Messina (ricercatore universitario e componente del Forum dell’acqua), oltre me e la deputata regionale Concetta Raia. Erano presenti anche il deputato nazionale Giovanni Burtone, il presidente nazionale di Federconsumatori Rosario Trifiletti e il segretario provinciale del Pd Luca Spataro.
Si è parlato in maniera approfondita dei quattro quesiti referendari sul nucleare, la privatizzazione dell’acqua e il legittimo impedimento, “materia quest’ultima già regolamentata” ha sottolineato Siracusano: “Gli articoli introdotti dal governo sono stati approvati a marzo con voto di fiducia, determinando così un doppio binario che viola il principio di uguaglianza”. Un’iniziativa, quella di stamane, utile per comprendere cosa andremo a votare: “Abbiamo voluto fornire degli strumenti tecnici – ha sottolineato Jacopo Torrisi – per comprendere meglio la portata dei quesiti referendari e fare in modo di rafforzare le ragioni del Si”.
Gli esperti relatori chiamati qui oggi ci danno maggiore convinzione del nostro sostegno ai 4 Si. Come il 2 giugno del ’46, la battaglia è sui temi, il referendum è una pratica di democrazia diretta e il potere legislativo ne deve assolutamente tenere conto. Per questo il voto di metà giugno assume un’importanza fondamentale: il referendum è lo strumento di verifica in itinere dell’esercizio del potere. Oggi dobbiamo dare il via al terzo Risorgimento, anche contro il tentativo di scippo che è stato messo in atto dal Governo del quesito sul nucleare. La destra ha paura dell’esito del referendum, non legifera e cerca di piegare la costituzione a interessi di parte e contrari all’interesse generale. La menzogna non deve più avere peso maggiore della verità.
Il presidente di Federconsumatori Trefiletti ha infine rivolto un appello ai presenti che hanno affollato il convegno: “Mobilitiamoci per andare a votare – ha detto – acqua e energia non possono essere oggetto di affari per gli amici degli amici, minando il futuro delle nuove generazioni”.
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