La Città della Scienza di Catania ha spazio e potenzialità per essere un Museo universitario della Scienza adatto a ospitare percorsi tematici interattivi su fisica, biologia, robotica, astrofisica ed elettronica, è un peccato ed uno spreco che non sia ancora diventato un luogo di apprendimento e di svago finalizzato alla promozione della scienza e della cultura di cui Catania ha bisogno.
Sappiamo che il rettore e la sua squadra sono al lavoro per rendere finalmente fruibile la Città della Scienza ma siamo tuttavia consapevoli che l’impegno e i fondi che arriveranno per la ristrutturazione potrebbero, ancora una volta, non essere sufficienti per una gestione continuativa ed efficiente di una struttura museale così complessa. Con i ragazzi di Io Cambio Catania abbiamo proposto, e torniamo a farlo, il coinvolgimento dell’imprenditoria locale per il rilancio della Città della Scienza di Catania, un appello che era stato condiviso da chi, a partire da progettisti e docenti, ha curato questo importante progetto, lo ha seguito e lo ha poi visto sfiorire. Ora rilanciamo l’appello perché le forze vive dell’imprenditoria catanese si interessino fattivamente all’unica struttura museale scientifica esistente da Napoli in giù. La città dell’Etna Valley, della St Microeletronics e dell’Infn non può rimanere indifferente davanti ad un’opportunità di sviluppo per il territorio che esiste già ma che aspetta solo di essere colta e valorizzata al meglio. Da parte mia sono a disposizione per dare il contributo e il sostegno che mi sarà richiesto. Mi auguro che anche il Comune di Catania faccia la propria parte creando le opportune sinergie con l’Università e dando seguito con fatti concreti alla volontà di tornare a far vivere i tanti luoghi di cultura e di incontro che a Catania esistono ma che restano tristemente inutilizzati.
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