Approfondire i criteri adottati dal Prefetto di Catania Maria Guia Federico per la nomina dei tre commissari della ditta Oikos che si stanno occupando in particolare della gestione della discarica Tiritì. E’ la richiesta che ho avanzato con un’interrogazione al ministro dell’Interno Angelino Alfano, depositata ieri. Una vicenda molto delicata sulla quale ho ritenuto opportuno intervenire dopo alcune segnalazioni ed articoli di stampa, chiedendo chiarimenti direttamente al Governo nazionale in merito all’opportunità di queste nomine commissariali.
Il Prefetto di Catania, come prevede la legge e dopo le sollecitazioni dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione ha infatti nominato i tre commissari che dovranno occuparsi della Oikos per la gestione della discarica di Motta Sant’Anastasia, a seguito dell’inchiesta che ha coinvolto il titolare della ditta stessa con l’accusa di corruzione aggravata. Da più parti però, anche attraverso la stampa, si sollevano dei dubbi circa l’opportunità delle nomine prefettizie. In particolare, relativamente alla nomina di Stefano Scammacca si ricorda come quest’ultimo sia stato interrogato nell’ambito del processo nei confronti di Scuto, l’imprenditore accusato di legami con la criminalità organizzata e con il clan mafioso della famiglia Laudani.
Alla luce della estrema delicatezza dell’inchiesta relativa alla Oikos e alla gestione della discarica Tiritì, credo sia opportuno che il Prefetto Federico renda trasparenti le motivazioni per cui ha scelto i tre commissari, per evitare ogni minimo sospetto sulle personalità selezionate e soprattutto sui criteri di nomina.
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