Riportare le navi a Catania. Si può fare.

Siamo contenti che la nostra denuncia sulla fuga delle navi da crociera dal Porto di Catania abbia prodotto un intervento da parte del Commissario straordinario dell’Autorità portuale e che il nostro allarme sia stato accolto e rilanciato dalla Confcommercio di Catania attraverso il Presidente Riccardo Galimberti e il Dott. Francesco Sorbello: ora è necessario che alle parole seguano i fatti in tempi brevi. Poche settimane fa, in una conferenza stampa tenuta proprio all’entrata del porto, assieme a tutto il Pd catanese avevamo lanciato un allarme sul rischio concreto che alcune compagnie crocieristiche possano cancellare il Porto etneo dalla programmazione a partire dal 2014. 

I costi elevati dello smaltimento dei rifiuti a bordo delle navi da crociera hanno già causato decine di disdette per il 2013. Navi che non attraccheranno a Catania, con la conseguente perdita di introiti per un’intera fetta degli operatori economici che vivono grazie anche ai flussi turistici: guide turistiche, commercianti, ristoratori, baristi, tassisti e molti altri lavoratori le cui attività sono messe a rischio a causa di politiche sbagliate che anziché attrarre i turisti ne provocano la fuga dalla nostra città.

Il nostro grido d’allarme non è restato inascoltato – conclude l’esponente dei Democratici – ora si adottino in temi brevissimi tutti gli atti necessari e si avvii un complessivo ripensamento in merito allo sfruttamento di una delle principali risorse che Catania ha: il nostro mare.


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