Un giornalista minacciato e picchiato è sempre una pessima notizia, ma se a subire la violenta aggressione è un giovane professionista di Librino, colpito proprio nel suo quartiere per aver voluto portare alla luce ciò che a Librino accade, questo fatto di cronaca non può non trasformarsi in una necessità di riflettere su cosa tutti noi catanesi vogliamo e possiamo fare per la nostra città.
Stamani ho incontrato il collaboratore de I Siciliani giovani, Luciano Bruno, minacciato con una pistola e picchiato, pochi giorni fa, mentre scattava alcune fotografie al Palazzo di Cemento. A Luciano ho espresso la mia solidarietà e la mia massima disponibilità a sostenere la sua attività di denuncia del malaffare in un quartiere in cui migliaia di persone oneste sono costrette a convivere con la criminalità organizzata che, nonostante il validissimo lavoro operato in questi anni dalle forze dell’ordine, non vuole mollare la presa sulle piazze dello spaccio. Librino, questo episodio lo dimostra ancora una volta, ha bisogno di attenzione costante, non possiamo permetterci di guardare a distanza il degrado, le botteghe abbandonate, e quel Palazzo di Cemento su cui esistevano progetti mirabolanti della passata amministrazione comunale su cui è tristemente calato il silenzio. Il Partito Democratico crede nella rinascita del quartiere e a Librino ha creato una sede del partito che è anche luogo di ritrovo. Penso che gli sforzi perché nel quartiere vi siano sempre più luoghi di aggregazione per i cittadini si devono moltiplicare.
L’episodio accaduto a Luciano Bruno, le minacce nei confronti di chi fa qualcosa per migliorare il quartiere devono spingerci tutti a fare di più. Per questo lancio un appello al sindaco Bianco e a tutta l’amministrazione comunale perché si metta in campo un’operazione straordinaria, di quelle destinate a restare nella storia di Catania, per far rinascere Librino. Non è facile, ma se riusciamo a coinvolgere tutte le forze che hanno a cuore questo importantissimo pezzo di città, le associazioni, i singoli cittadini che credono nelle potenzialità di Librino e se riversiamo nel quartiere tutte le risorse a disposizione per dare alla collettività gli spazi pubblici rimasti eterne incompiute possiamo provare a fare di Librino il vero motore di questa città. Sarebbe bellissimo riprendere Librino
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