Anche a Catania il Pd va nelle scuole
Questa mattina si è svolta a Catania, alla scuola “Pestalozzi” del Villaggio Sant’Agata, l’iniziativa “Tutti devono sapere. I parlamentari nelle scuole” promossa a livello nazionale dal Pd per conoscere la situazione in cui versa la scuola pubblica in tutta Italia. Assieme a Concetta Raia, deputato regionale, e al segretario provinciale Luca Spataro, abbiamo incontrato il preside Santo Molino, i docenti e gli studenti della scuola media. Un’ottima scuola pubblica, che avrebbe bisogno di risorse, non dei tagli della Gelmini.
Quella disegnata dalla riforma Gelmini infatti è una scuola che non ci piace. Noi vogliamo una scuola pubblica di qualità, più autonoma e radicata nel territorio, una scuola che valorizzi il merito e non lasci indietro nessuno, una scuola più sicura e qualificata per allievi, insegnanti, dirigenti e personale Ata, con adeguate risorse finanziarie e di personale, con la stabilizzazione dei rapporti di lavoro e con interventi per la sicurezza, la funzionalità e il decoro delle strutture scolastiche. L’approccio del decreto Gelmini non ci soddisfa affatto, perché è un approccio ragionieristico, per cui i fondi alla scuola vanno semplicemente tagliati, come ho ribadito stamattina. La Gelmini non parla di ciò che realmente vuole fare. Noi nel frattempo registriamo meno docenti, più alunni nelle classi, meno sicurezza, mentre le risorse che erano destinate al Sud sono state dirottate per le scuole del Nord. Faremo la nostra battaglia a partire da Catania e dal Mezzogiorno.
Importante, a questo proposito, la mozione discussa e approvata all’Ars con cui si rinvia di un anno l’applicazione della riforma Gelmini. Lo ha ricordato Concetta Raia, spiegando che la Sicilia ha subito dei danni gravissimi: “Settemila persone hanno perso il posto di lavoro, altre cinquemila potrebbero perderlo da qui un anno – ha spiegato – Dodicimila persone fatte fuori da una riforma che manderà a pezzi l’istituzione scuola nella quale crediamo, come primo fondamentale strumento di garanzia all’uguaglianza e alla libertà”. “A Catania abbiamo scelto di venire alla Pestalozzi – ha concluso Luca Spataro – perché è un modello positivo di scuola in un territorio difficile. La dimostrazione che quando la scuola viene messa in condizioni di lavorare ottiene dei risultati. Vogliamo dare risalto a questo mondo che troppe volte è stato maltrattato in questi due anni di governo di centrodestra”.
Ma di scuola non abbiamo parlato solo oggi visitando la “Pestalozzi”, splendida scuola di frontiera che la Gelmini dovrebbe sicuramente visitare per capire, finalmente, cos’è una “scuola pubblica”. Il Pd si è opposto in Parlamento con tutti i mezzi alla distruzione della scuola pubblica pervicacemente voluta da Tremonti per fare cassa e dall’intero centrodestra per ragioni ideologiche. Diceva il giudice Caponnetto che la mafia ha più paura della scuola che della giustizia. Qui, forse, hanno paura di entrambe. Vi propongo il documento elaborato dall’area scuola del PD, una scheda sugli interventi parlamentari del PD e, per quanto mi è stato possibile, soprattutto su sollecitazione e informazione da parte dei diretti interessati, le mie interrogazioni.
Non mi stancherò mai di ripeterlo: non sono in gioco solo il lavoro di migliaia di insegnanti o la sicurezza degli edifici scolastici. E’ in gioco semplicemente il futuro dei nostri figli. Insomma, il futuro del nostro Paese.
Plaudo alla Vs. iniziativa, ma fate in modo che l’incontro organizzato alla “Pestalozzi” non resti un fatto isolato. Il mondo della scuola pubblica ha bisogno di voci amiche che facciano sentire la loro solidarietà. Naturalmente serve un’azione forte in grado di contrastare le malefatte devastanti messe in atto da un governo, con la g minuscola, che sta facendo di tutto per portare la scuola pubblica alla rovina,con grave danno per le generazioni future.
Occhio alla prossima Ordinanza sulle graduatorie dei precari! La residenza “in loco”, proposta dalla Lega e appoggiata dalla nostra cara Gelmini, sarebbe una vera iattura per i nostri giovani. Mobilitate anche i sindacati.L’Italia è di tutti!
Le condizioni della scuola italiana sono davvere da terzo mondo. Stanno rubando il futuro ai nostri figli. Che blasfemia.
L’attacco del Pdl e della Lega è proprio sull’istruzione, sul diritto di tutti ad andare a scuola. E’ stata la conquista più grande della classe operaia nel Novecento, non possiamo perderla ora.