Lettera aperta agli iscritti siciliani di Pierluigi Bersani

bersanixmattarella

Care siciliane, cari siciliani,

ci avviamo al primo congresso del Partito Democratico nel pieno della transizione da un vecchio mondo in affanno verso uno nuovo dal profilo incerto. Il PD ha suscitato speranze e delusioni. Per questo serve una discussione sulla Sicilia, sull’Italia, su di noi. Per renderci più utili al Paese e ai valori che rappresentiamo.

Questo congresso deve portare a compimento la fondazione del partito: non deve essere una conta sul leader ma una discussione su identità, progetto di società, forme organizzative, alleanze. Insomma, che idea di Paese abbiamo e vogliamo proporre agli italiani?

Abbiamo molto da dire ai tanti che non si riconoscono nell’Italietta di Berlusconi e intendono partecipare alla costruzione di un’Italia solidale in un’Europa capace di concorrere allo sviluppo sostenibile di un mondo che vogliamo più equo, democratico, rispettoso dei diritti umani e pure più verde.

Oggi, nel 150° dell’Unità d’Italia, il congresso del PD ha anche il compito di suggellare come l’unità d’Italia sarebbe poca cosa senza l’unità degli italiani. La costruzione di uno stato federalista è incompatibile con una nuova contrapposizione tra nord e sud del Paese, anche se l’incontro fra la Lega e alcuni interessi antichi del sud e della Sicilia è già avvenuto.

È in atto una scissione silenziosa tra due Italie: le regioni del Nord hanno un PIL più alto di quello inglese, le regioni del sud e delle isole costituiscono la più grande area depressa dell’Europa a 27. Se metà del Paese arretra anche il Nord è destinato a contare meno sulla scena internazionale.

L’Italia può aspirare a riavere un ruolo solo se sapremo riproporre in termini moderni la centralità della modernizzazione e dello sviluppo del Sud e della Sicilia come occasione di una armonica e duratura ripresa economica dell’intero Paese. La conflittualità interna all’Italia e tra gli italiani fa solo il gioco “sporco” della Lega e non giova certo al popolo siciliano. Forse a certi suoi presunti rappresentanti.

L’attuale Governo della Regione Siciliana ha molto parlato, ancor più litigato ma i siciliani non hanno visto risultati concreti. Lombardo e i suoi alleati sono in disaccordo su tutto. E mentre la destra litiga la Sicilia affonda. Il PD anziché rincorrere pezzi della maggioranza e sognare la scorciatoia fantapolitica ha l’obbligo di incalzare con proposte chiare e azioni efficaci questo governo della destra, lavorando alla costruzione di un’alternativa limpida e credibile che affronti realmente i tanti problemi dei siciliani.

Dare forma a un partito in grado di costruire una Sicilia con più opportunità, in un’Italia più coesa, in un’Europa più solidale, in un mondo meno ingiusto è il percorso che io e Bernardo Mattarella intendiamo fare insieme ai democratici che di questa Storia vogliono essere protagonisti.

Una Storia fatta di partecipazione ed entusiasmo, di idee e principi di civiltà e solidarietà, di progetti di sviluppo e di libertà. Scegliere Mattarella significa non solo indicare un percorso, ma favorirlo, partecipare alla realizzazione di una nuova vita, più democratica, più libera, più giusta, con più opportunità, per dare un senso a questa Storia.

La Tua Storia.

Pier Luigi Bersani

6 comments to Lettera aperta agli iscritti siciliani di Pierluigi Bersani

  • Valerio Currò

    Il problema della cecità dei siciliani alle urne è un problema assolutamente serio. Ma è anche vero che a lungo il centrosinistra nell’isola ha sofferto di un certo scollamento con la gente.
    Ora, però, sta emergendo una nuova classe dirigente regionale giovane e nuova che credo proprio voglia fare del radicamento nel territorio la sua priorità. Già oggi credo che i siciliani non eleggerebbero più un personaggio come Cuffaro. Gli occhi li abbiamo avuti chiusi a lungo, vero, ma a poco a poco li stiamo aprendo.

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  • max

    Non mi stupisce: Bersani è sempre stato un pià che ottimo politico (soprattutto perchè le sue idee le sa far capire all’interlocutorE/elettore, a differenza di molta sinistra).
    mi lascia perplesso – e parecchio -la sua vicincnza a D’alema…ma qui il discoso si farebbe troppo complesso.
    di converso, come può la Sicilia emanciparsi (date al termine il significato che preferite) se continua ad eleggere personaggi come Cuffaro (dimenticando la sua storia giudiziari!!!), o continuando a dimenticare che Lombardo – nel suo passato di assessore ai LLPP – ha forse più responsabilità dirette degli inani sindaci della sua disgraziatissima città?

    🙁

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  • Valerio Costantino

    Estremamente chiaro, aggiungerei.

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  • Annalisa Musumeci

    E’ quello che volevo sentirmi dire da un politico. Finora mi pare sia l’unico, in questo momento di grande confusione, a vederci chiaro sulla Sicilia.

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  • Valentina Mingucci

    Bersani è la scelta giusta per tutto il Pd, da Sud a Nord. Certo che in Sicilia i problemi che avete obbligano ad un di più di realismo e concretezza. Appunto quello che credo abbia Bersani rispetto a Franceschini e Marino.

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  • Arturo

    Semplicemente quello che vorrei si realizzasse. Ma non è semplice, lo sappiamo. Noi, del resto, noi “posizionati” in una certa “parte” intendo, il nostro onesto contributo alla Sicilia lo abbiamo dato. Sempre. Ma sappiamo bene quale peso abbiano gli avversari. Di sicuro, però, mi sento rincuorato da parole come quelle scritte da Bersani. E’ la scelta giusta, ne sono sempre più convinto.

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