Sigonella: il governo intervenga sui licenziamenti illegittimi

Ieri pomeriggio in Commissione Lavoro alla Camera ho presentato una interpellanza urgente al presidente del Consiglio e ai ministri della Pubblica amministrazione, del Lavoro e dell’Economia sul licenziamento dei lavoratori civili italiani che operano nelle basi militari statunitensi.
Avevo già chiesto, con un’interrogazione depositata a luglio, l’intervento del Governo italiano.
Ora chiedo ai ministri Brunetta, Sacconi e Tremonti e al presidente del Consiglio Berlusconi di intervenire immediatamente per salvaguardare il personale italiano delle basi Nato.

Il comando delle Forze armate americane ha avviato le procedure di licenziamento del «personale non più necessario come supporto alle attività di comando» mettendo a rischio sono alcune centinaia di posti di lavoro in tutta italia. Il caso più grave riguarda proprio Sigonella, dove sarebbero in 62 a perdere il posto di lavoro”.

Tutto questo in spregio anche di accordi internazionali quali il SOFA agreement, che prevede che la manodopera utilizzata nelle basi Nato sia locale.
Secondo le denunce dei sindacati, inoltre, le basi americane starebbero assumendo in maniera illegittima e senza le necessarie autorizzazioni personale di cittadinanza statunitense, attraverso agenzie interinali, e sarebbe persino stato bandito un concorso per l’assunzione di 45 unità di personale statunitense proprio nella base di Sigonella.
A luglio il Governo, rispondendo in Aula, dichiarava la volontà di trovare soluzioni efficaci e pienamente soddisfacenti per i lavoratori interessati, soluzioni però che nessuno ha voluto ricercare.
Ho quindi chiesto al Governo di riconoscere al personale italiano delle basi Nato l’applicazione della legge n. 98 del 1971, che prevede l’assunzione negli uffici periferici dello Stato di personale eventualmente licenziato da organismi militari esteri, chiedendo anche di rimpinguare con le risorse necessarie il fondo previsto, per l’inquadramento del personale licenziato, dalla stessa legge 98.

Quella di Sigonella è una battaglia che porteremo avanti finché non avremo risposte concrete da questo Governo a dei licenziamenti che non solo non sono dovuti alla crisi ma violano apertamente accordi internazionali e leggi dello Stato italiano”.

Per chi fosse interessato, di seguito riporto il testo dell’interpellanza.

INTERPELLANZA URGENTE IN COMMISSIONE LAVORO

Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, il Ministro del Lavoro, il Ministro dell’Economia, per sapere –

Premesso che:

* l’amministrazione militare statunitense sta mettendo in atto un processo di «adeguamento dell’organico» che riguarda le basi NATO presenti su tutto il territorio nazionale

*  conseguentemente a tale processo, il comando delle Forze armate americane ha avviato le procedure di licenziamento del «personale non più necessario come supporto alle attività di comando», i posti di lavoro a rischio sono alcune centinaia, il caso più grave riguarda la base militare della Marina statunitense situata a Sigonella, in provincia di Catania, in cui sarebbero 62 gli addetti a perdere il posto di lavoro;

* dal momento che la notizia degli imminenti licenziamenti è stata comunicata alle parti sindacali, sono state numerose le agitazioni presso le basi militari e le mobilitazioni svoltesi su tutto il territorio nazionale;

* i lavoratori chiedono l’applicazione dei benefici della legge n. 98 del 1971 e successive modificazioni ed integrazioni e la garanzia della ricollocazione, nel loro territorio, nell’ambito dell’amministrazione pubblica, ai sensi dell’articolo 2, comma 100, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, che prevede l’assunzione a tempo indeterminato nei ruoli organici del personale delle amministrazioni dello Stato, in soprannumero e sovra organico, secondo uno speciale procedimento di accesso al pubblico impiego, dei cittadini italiani che hanno prestato la loro opera nel territorio nazionale alle dipendenze di organismi militari della Comunità atlantica;

* le organizzazioni sindacali denunciano, inoltre, il mancato rispetto degli accordi internazionali, quali il SOFA agreement, che prevede che la manodopera utilizzata nelle basi NATO sia locale;

* secondo i rappresentanti dei lavoratori verrebbe assunto, in maniera del tutto illegittima e senza le necessarie autorizzazioni, personale di cittadinanza statunitense, attraverso agenzie interinali e verrebbe utilizzato personale di ditte americane che prestano la loro opera all’interno della base e sarebbe stato bandito un concorso per l’assunzione di 45 unità di personale statunitense presso la base di Sigonella, in provincia di Catania;

* lo scorso 16 luglio, il Governo, rispondendo in Aula ad un atto ispettivo, dichiarava la propria chiara “volontà di trovare soluzioni efficaci e pienamente soddisfacenti per i lavoratori interessati”

* lo scorso 15 ottobre, ai lavoratori della base militare della Marina statunitense, situata a Sigonella, sono state recapitate le prime lettere di licenziamento;

* secondo quanto denunciato dalle organizzazioni sindacali i suddetti licenziamenti sarebbero stati eseguiti in violazione della legge 23 luglio 1991, n.223 (e successive modifiche ed integrazioni) che si applica ai lavoratori delle basi NATO presenti su tutto il territorio nazionale;

Chiede di sapere:

* se quanto denunciato dalle organizzazioni sindacali in merito al licenziamento dei lavoratori della base militare della Marina statunitense situata a Sigonella, in provincia di Catania;

* se il Governo intenda riconoscere, ed in quali tempi, l’applicazione dei benefici della legge n. 98 del 1971, e successive modificazioni ed integrazioni, al personale delle basi Nato, presenti in Italia, per cui le Forze armate americane hanno avviato le procedure di licenziamento;

* se intenda provvedere, e in quali tempi, a rimpinguare, con le risorse necessarie, il fondo previsto per l’inquadramento del suddetto personale prevista dall’articolo 2, comma 2, della citata legge n. 98 del 1971;

* quali iniziative si intendano assumere al fine di riconoscere ai lavoratori italiani della base militare della Marina statunitense situata a Sigonella, in provincia di Catania, i benefici della legge n. 98 del 1971 e successive modificazioni ed integrazioni, dal momento che sul territorio interessato il numero di uffici periferici dello Stato sarebbe insufficiente ad assorbire le 62 unità di personale non più necessario come supporto alle attività di comando della base militare;

* se corrisponda al vero la denuncia delle organizzazioni sindacali, che lamentano il mancato rispetto degli accordi internazionali, quali il SOFA agreement che prevede che la manodopera utilizzata nelle basi NATO sia locale;

On. Giuseppe Berretta

1 comment to Sigonella: il governo intervenga sui licenziamenti illegittimi

  • Toti Farruggio

    Grazie come sempre per aver mantenuto le proesse fatte. Non so se avremo mai delle risposte o forse le troveremo su wikileaks, ma so che alla fine i nostri alleati hanno portato a termine cio’ che avevano annunciato e tutto cio’ nella totale indifferenza (o complicità) del Governo italiano e, ancor più grave, nella rassegnazione degli stessi dipendenti.

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