Social Card, un boccone amarissimo

social_card1Annunciata con la solita enfasi mediatica, la social card, l’idea geniale del ministro Tremonti, ha fatto invece un tonfo assordante.
Aveva suscitato tante aspettative tra la gente che non arriva alla terza settimana, ha finito per scatenare rabbia e delusione perché a prendere la social card sono stati davvero in pochi, rispetto almeno ai numeri dichiarati.
La carta acquisti, tanto declamata e pubblicizzata, si è rivelata solo una bufala. L’hanno vista in pochi; la povertà, invece, si vede eccome e risucchia sempre più persone. Secondo la Caritas i poveri in Italia sono più di quindici milioni: eppure, su sette milioni di persone con un reddito al di sotto della soglia di povertà, solo un milione e duecentomila risultano averne diritto.
In teoria, gli anziani sono tra i principali beneficiari della social card; se, però, sono soli le possibilità di averla diminuiscono.
Sono favoriti, infatti, coloro che hanno familiari a carico: ma, mi chiedo, quanti pensionati hanno ancora figli a carico?
Il governo avrebbe fatto bene ad utilizzare le risorse trovate per finanziare la social card consegnando direttamente ai pensionati i soldi caricati sulla tessera; oppure potrebbe estendere la quattordicesima ai pensionati che non l’hanno ancora avuta.
Sarebbe stato, forse, tutto più semplice se il governo avesse aumentato le pensioni, facendo a meno di questa triste trovata.

10 comments to Social Card, un boccone amarissimo

  • Valentina Lo Presti

    concordo in tutto e per tutto con Carlo Lo Re, mi sembra una persona preparata veramente capace di spaziare a 360 gradi

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  • Paolo Schiliro

    Social card?
    Mi ricorda tanto la card cubana….ma almeno quella funziona.
    Quanto siete tristi.

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  • Arnaldo Baresi

    La cosa indecente è il continuo tentativo, al nord come al sud, di trasformare i diritti in regalie che vengono dall’alto. Qaunto sarebbe stato più semplice ed efficace aumentare anche solo di 50-60 euro al mese le pensioni più basse.

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  • Valentina Carpiani

    Come scriveva Carlo, annebbiamento delle coscienze. Speriamo che progressivamente sempre più canali televisivi vadano sul digitale terrestre, speriamo che i decoder abbiano scarso successo e funzionino male, speriamo che pian piano la gente capisca.
    Già il mezzo flop del Pdl alle europee mi sembra un buon segnale.

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  • Arturo

    O, almeno, che sappia per chi non votare …

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  • Alfio Sala

    Questa della social card è una bufala davvero assurda che dà la misura di come siamo caduti in basso.
    Mesi fa in un hard discount ho assististo alla scena avvilente di una vecchietta che aveva fatto la spesa ed al momento del pagamento intendeva farlo con il bancomat che aveva ricevuto alla posta, dove le avevano anche detto che dentro il contributo c’era. Neanche a precisare che la signora ha dovuto pagare in contanti la spesa che ormai era imbustata.
    Spero che alle prossime elezioni sappia per chi votare.

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  • Bhè, diciamo pure che una trentina di anni fa sarebbe stato impensabile in Europa un fenomeno come quello di Berlusconi. Ma ormai l’annebbiamento delle coscienze c’è. Occorre lavorare per far rinascere il senso critico nelle persone, perché di sicuro oggi come oggi almeno il 40% degli italiani è letteralmente ribambito dalla tv …

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  • Valeria Messina

    Quello che mi chiedo da anni è come mai sia possibile che la gente non si accorga delle iperboliche prese in giro del premier. E’ normale avere gli occhi così chiusi? Ovvero, che cosa è accaduto agli italiani?
    Insomma, una ventina di anni fa certe cose non le avremmo mai fatte passare.

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  • Annalisa Zarri

    Concordo, è una trovata tristissima, indegna di un Paese evoluto. Ma noi, alla fine, lo siano davvero un Paese evoluto? Ho i miei dubbi visto le scelte che la gente fa quando va a votare. Che amarezza.

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  • Vittorio

    Non c’è di che stupirsi, si tratta dell’usuale superficialità di chi ci governa.

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