Con il sì della Camera incassato giovedì scorso, 10 marzo, si fa sempre più vicina l’approvazione definitiva del “nuovo” processo civile. Ho seguito passo dopo passo, dai lavori in Commissione Giustizia in poi, questo importante provvedimento voluto dal Governo per avere una “giustizia più efficiente”, per usare le parole del ministro Andrea Orlando. La delega per la riforma del processo civile, di cui sono stato relatore, ha seguito un iter puntiglioso anche in Commissione, dove con alcuni importanti emendamenti abbiamo raccolto le istanze dei tanti operatori del settore che abbiamo coinvolto. Il risultato è un disegno di legge delega che riforma organicamente il processo civile e che, ad esempio, snellisce il processo di primo grado e punta alla specializzazione dell’offerta di giustizia. Tra le novità che verranno introdotte e di immediata applicazione, inoltre, l’abrogazione del “rito Fornero” per i licenziamenti illegittimi, le maggiori competenze affidate al Tribunale delle imprese, l’istituzione di Sezioni specializzate per la persona, la famiglia e i minori, la modifica in parte della disciplina del procedimento di esecuzione forzata e la definizione di modalità per meglio programmare presso gli uffici giudiziari lo smaltimento dell’arretrato civile.
QUI potete trovare un’ottima sintesi (a cura del gruppo PD) del provvedimento, delle sue motivazioni e dati sull’arretrato.
QUI invece la bozza del disegno di legge approvata alla Camera, che ora passa al Senato.
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