Tagli alla scuola pubblica. Ora basta!

Riduzione delle ore di sostegno per gli alunni disabili, accorpamento delle classi e maestro prevalente: il “caso” della scuola Monterosso di Catania. In bilico anche il futuro degli insegnanti di musica: 500 i siciliani.

Meno ore di sostegno per gli alunni in difficoltà, meno classi con più alunni e un unico maestro, il maestro “prevalente”, come piace alla Gelmini. Ma anche meno offerta formativa con la cancellazione, in tutti i licei, dell’insegnamento della musica. Certo, ci sono i licei musicali, ma lo sapete che sono soltanto 34 in tutta Italia, appena due (o forse tre, è ancora da vedere) in Sicilia? Su questi due importanti argomenti ho rivolto oggi due interpellanze al ministro Mariastella Gelmini. Spero che il ministero dell’Istruzione si accorga delle gravi conseguenze che i tagli alla spesa per il comparto scuola e le riforme del sistema formativo produrranno dal prossimo anno scolastico, soprattutto nelle scuole siciliane.

La prima interpellanza prende spunto dai ripetuti appelli lanciati da alcuni genitori di alunni dell’istituto Monterosso, a Catania. Dal prossimo anno scolastico infatti alcune sezioni della scuola primaria dell’istituto Monterosso verranno accorpate in un’unica classe, in cui si troveranno quattro alunni con difficoltà di apprendimento: due diversamente abili, uno con disabilità certificata e uno affetto da dislessia. I genitori degli alunni delle suddette classi hanno rivolto agli uffici territoriali competenti ed al Ministero dell’Istruzione un accorato appello paventando il rischio che l’insegnate prevalente, previsto per l’anno scolastico 2010-2011, non potrà far fronte ad una situazione tanto problematica, conseguente all’accorpamento delle classi e, contestualmente, al taglio delle ore di sostegno, che non copriranno le 30 ore settimanali. La situazione in tutta la Sicilia è particolarmente grave, con oltre 100 richieste di autorizzazione in deroga di ore di sostegno rivolte all’Ufficio scolastico regionale ­e ciò è ancor più grave in una regione in cui si sono verificati ricorsi che hanno portato, a febbraio 2010, alla sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato illegittima la Finanziaria 2008 del governo nazionale nella parte in cui fissava un limite massimo al numero dei posti degli insegnanti di sostegno ed escludeva la possibilità di assumerne in deroga in presenza, nelle classi, di studenti con disabilità gravi. Forse il ministro non lo ricorda? Si rivalutino, allora, tutti i casi di alunni affetti da disabilità grave ai quali non è stato assegnato, come invece previsto e ribadito dalla Corte Costituzionale, un congruo numero di ore di sostegno e si revochi subito l’accorpamento di classi in cui siano presenti alunni con gravi disabilità.

Ma un altro “caso” che ho segnalato al ministero, di cui mi occupo da diverse settimane, riguarda gli insegnanti di musica che dal prossimo anno perderanno il lavoro a causa della riforma dei licei. Nonostante numerose e ripetute dichiarazioni rilasciate da esponenti del Governo sull’importanza dell’educazione musicale e il trionfalismo della creazione dei licei musicali, nel prossimo anno scolastico l’insegnamento di tale disciplina sarà cancellata da tutti gli indirizzi liceali. Niente più musica nei licei, il che comporterà un impoverimento dell’offerta formativa della scuola italiana ed una inaccettabile ingiustizia nei confronti dei docenti della classe di concorso A031, docenti a tempo indeterminato con una media di 20 anni di servizio. Solo in Sicilia sono circa 500 i docenti di musica a rischio, a causa del limitatissimo numero di licei musicali: solo 34 in tutta Italia e appena due, tre se verrà attivato a Librino, in Sicilia. E’ necessario e opportuno – come ho ribadito nell’interpellanza – in considerazione dell’importanza che la musica riveste nella cultura e nella tradizione italiana, adoperarsi per prevedere l’insegnamento dell’educazione musicale in tutti gli indirizzi liceali e aumentare il numero di licei musicali autorizzati sul territorio nazionale.

1 comment to Tagli alla scuola pubblica. Ora basta!

  • Vincenzo

    Tutto segue un disegno ben preciso, già teorizzato in tempi non sospetti (circa 40 anni fa), ovvero come potrebbe essere possibile spostare il compito precipuo dello stato di dare una educazione scolastica libera e imparziale, verso altri soggetti?
    La risposta era già stata fornita dall’illuminato intellettuale, è sufficiente rendere poco appetibile la scuola pubblica, privandola di mezzi, personale, mortificando le professionalità che in essa vi operano (vedasi ultimi provvedimenti)spostare in generale le risorse verso altri soggetti che magari propongono 5 anni in uno ed ogni qualsivoglia insulsaggine (dal non pagamento degli insegnanti sfruttati che vi operano perchè in stato di necessità solo per maturare servizio, al garantire un voto di diploma proporzionale alla retta pagata).
    Beh questo governo oscurantista, sta già attuando questa involuzione del sapere agendo in modo spregiudicato su diversi fronti (televisioni che propongono modelli che nulla hanno a che vedere con la realtà, vogliamo forse una società fatta da”imbecilli” che si dimenano in case chiuse o isole deserte?)i tagli alla scuola rientrano appieno in questo perverso disegno che vuole portarci verso il pensiero unico anzi dell’unico mister B. Bisogna scuotere le coscienze ed uscire dal torpore che ci pervade.

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