Con la “Riforma della Giustizia” sono state introdotte molte novità; tra queste spiccano le norme previste per la tutela del credito. Gli accorgimenti sono riassunti in quattro articoli (dal 16 al 19), che introducono disposizioni finalizzate a fornire ai creditori strumenti più efficaci per il recupero dei crediti: si va dal contrasto del ritardo nei pagamenti a misure per migliorare l’efficienza del processo esecutivo, oltre al monitoraggio delle procedure esecutive individuali e concorsuali.
E ancora, oltre alle modifiche relative alla forma e al deposito del pignoramento, alle modalità di nomina e revoca del custode, viene fissato un incremento del saggio di interesse moratorio (nel caso in cui le parti non ne abbiano determinato la misura), in modo che chi non paga volontariamente i debiti dovrà pagare di più, secondo un tasso di interessi legali pari a quello previsto dalla legislazione speciale relativa ai ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali.
Di tutela del credito ho parlato stamattina a Bologna, ad una tavola rotonda dal tema “La crisi d’impresa : scenari e prospettive sui fallimenti , procedure concorsuali , esdebitazione”
Per chi volesse approfondire, QUI è possibile visionare o scaricare il dossier su cui ho basato il mio intervento.
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