Oggi in Commissione Giustizia abbiamo iniziato la discussione sulla Riforma della disciplina sanzionatoria in materia di reati contro il patrimonio culturale. Me ne sto occupando in maniera approfondita, in qualità di relatore del provvedimento, un disegno di legge delega che è stato voluto dal ministro della Giustizia, Andrea Orlando, e dal ministro dei Beni culturali Dario Franceschini. Obiettivo prioritario è tutelare in maniera più efficiente i nostri beni culturali, attraverso un trattamento sanzionatorio improntato a una maggiore severità per chi commette delitti contro il patrimonio culturale e introduce strumenti più forti di contrasto del traffico illecito di beni culturali. Il disegno di legge prevede infatti le nuove fattispecie di reato di traffico illecito, possesso ingiustificato di metal detector, illecita detenzione e furto di beni culturali e incrementa le pene per i delitti di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, ove il fatto abbia ad oggetto i beni culturali. L’aumento delle pene non è fine a se stesso, ma ha un effetto di “trascinamento” utile sugli strumenti processuali, tra i quali l’arresto in flagranza, il processo per direttissima, le intercettazioni telefoniche. Viene inoltre razionalizzata la materia degli sconti di pena e dei benefici per chi collabora con la giustizia e permette il recupero di beni trafugati. Per rendere più efficace la tutela del patrimonio culturale e del paesaggio, viene poi prevista l’introduzione del delitto di distruzione, danneggiamento, deturpamento o imbrattamento di beni culturali o paesaggistici. Delitto punibile anche a titolo di colpa e procedibile d’ufficio, in considerazione del preminente interesse pubblico alla prevenzione e repressione di queste condotte di reato. Infine, il disegno di legge prevede che le forze dell’ordine e gli ufficiali di polizia giudiziaria siano dotati di strumenti di maggiore efficacia nel perseguire i reati contro il patrimonio culturale.
Per ogni ulteriore approfondimento, qui trovate la mia relazione in Commissione Giustizia.
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