Università: a rischio dati sensibili

IL MIUR CHIEDE DI CONOSCERE MAIL E NUMERI DI CELLULARE DI TUTTI GLI STUDENTI UNIVERSITARI D’ITALIA. A RISCHIO DATI SENSIBILI, USATI PER FINI ELETTORALI ?

Vigilare in modo rigorosissimo per capire come e da chi saranno utilizzati i dati personali richiesti dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca riguardanti l’intera popolazione studentesca italiana e, se necessario, sospendere immediatamente l’indagine Eurostudent avviata proprio dal Miur.

Questo è quanto chiedo al Miur e al Garante per la privacy. E’ opportuno che il Garante per la protezione dei dati personali avvii una verifica su quanto sta accadendo in queste ore: è a rischio infatti la privacy di tutti gli studenti italiani iscritti all’anno accademico 2011-2012 o, peggio ancora, temiamo che possa esservi la strumentalizzazione di un’importante indagine europea per fini meramente elettorali. La vicenda riguarda la settima edizione dell’indagine Eurostudent sulle condizioni di vita e di studio degli studenti universitari in Italia, condotta dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e dalla Fondazione Rui, con la collaborazione dell’Università per stranieri di Perugia.
Nelle scorse settimane a tutti gli Atenei d’Italia è stata trasmessa una mail di richiesta dei dati personali completi di tutti gli studenti iscritti, dati la cui raccolta e trattamento, come è noto, sono sottoposti a penetranti vincoli. Lo scopo, è scritto nella mail del Ministero, è quello di estrarre un campione per condurre un’indagine statistica con la metodologia CATI. Non si capisce dunque quale sia il motivo per cui il Miur non si limiti a chiedere dati statisticamente significativi per la composizione del campione, come l’età, il sesso, la provenienza geografica o il corso di studi, ma informazioni personali come indirizzi, le caselle di posta elettronica e persino tutti i numeri di cellulare di tutta la popolazione universitaria italiana” prosegue l’esponente dei Democratici. Mi chiedo perché sia necessario acquisire queste informazioni così riservate relativamente all’intera popolazione studentesca e non, in una fase successiva, al campione scelto sulla base di criteri utili per questo genere di indagine. Il rischio serio e fondato è che soprattutto in questo periodo elettorale si possa abusare di  iniziative di questo genere, utilizzando indirizzi mail e numeri telefonici degli studenti universitari di tutta Italia. Sarebbe un fatto gravissimo, che screditerebbe agli occhi di tutta Europa le nostre istituzioni universitarie e violerebbe la privacy degli studenti italiani. Proprio per questo pretendiamo che non vi sia alcuna ombra sull’indagine Eurostudent, che il Miur fornisca spiegazioni valide e si vigili con la dovuta attenzione

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